Caratteristica Valore Altezza filtro 50 cm Altezza aspiratore 44 cm Altezza totale 94 cm Profondità del filtro 56 cm Larghezza 62 cm Carico acqua fredda 1/2" Scarico condensa in fogna 1" Diametro ingresso Ø 150 mm Diametro uscita Ø 140-150 mm Caratteristica
Il settore della ristorazione (cucine industriali e commerciali) deve seguire una combinazione di normative nazionali, regionali e locali che regolano le emissioni in atmosfera, il controllo degli odori, e la sicurezza degli impianti.
Ecco una panoramica dettagliata delle normative di legge applicabili in Italia:
Il D.Lgs. 152/2006, noto come Testo Unico Ambientale, è la normativa di riferimento per le emissioni in atmosfera.
Cosa prevede per la ristorazione:
Obbligo di autorizzazione alle emissioni:
Le cucine industriali e commerciali che producono fumi e odori significativi devono ottenere un’autorizzazione alle emissioni rilasciata dall'ARPA o dall'ente competente.
Esenzioni: le attività "di ridotte dimensioni" (es. piccole cucine) potrebbero non necessitare di autorizzazione, ma devono comunque rispettare i requisiti generali sulle emissioni.
Controllo delle emissioni:
Riduzione delle particelle solide (PM10, PM2.5).
Abbattimento degli odori attraverso tecnologie come filtri elettrostatici, ozono o carboni attivi.
Rispetto dei limiti di emissione fissati per i diversi inquinanti.
Limiti tipici di emissione:
Particolato: ≤ 10 mg/Nm³.
Composti organici volatili (COV): ≤ 50 mg/Nm³.
Odori: Non esiste un limite standard nazionale; il controllo è spesso legato alla percezione soggettiva e alla mitigazione attraverso tecnologie adeguate.
2. Normativa sugli odori
Gli odori prodotti da cucine industriali o commerciali sono regolati a livello locale e regionale. Anche se non esiste una normativa nazionale uniforme per gli odori, molte Regioni applicano linee guida specifiche:
Unità Odorimetriche (OU):
Si utilizzano per quantificare e regolare la presenza di odori nell’aria.
Le normative locali spesso richiedono che le emissioni non superino un certo numero di unità odorimetriche in prossimità delle abitazioni.
Tecnologie richieste:
Utilizzo di filtri a carboni attivi, sistemi a ozono o UV-C per il controllo degli odori.
Combinazione di tecnologie (es. filtri meccanici + ozono) per ottenere un abbattimento ottimale.
3. Norme di sicurezza e progettazione degli impianti
Regolamento CE n. 852/2004 - Igiene dei prodotti alimentari
Questo regolamento europeo si applica a tutte le attività di ristorazione, stabilendo requisiti per la progettazione e manutenzione degli impianti:
Sistemi di ventilazione adeguati:
Le cucine devono disporre di sistemi di ventilazione che garantiscano la rimozione efficace di fumi, vapori e calore.
Gli impianti devono essere progettati per prevenire contaminazioni degli alimenti.
Pulizia e manutenzione:
Obbligo di pulizia regolare dei condotti, dei filtri e dei sistemi di trattamento dell’aria.
Normativa antincendio: DM 12 aprile 1996
Questo decreto riguarda la sicurezza antincendio degli impianti di aspirazione e trattamento aria:
Materiali ignifughi:
I condotti devono essere realizzati con materiali resistenti al fuoco.
I sistemi di filtrazione e trattamento devono prevenire l’accumulo di grassi e materiali infiammabili.
Manutenzione obbligatoria:
Pulizia periodica dei condotti e delle cappe aspiranti per prevenire incendi.
4. Norme regionali e comunali
Molte Regioni e Comuni in Italia hanno introdotto normative specifiche per le attività di ristorazione, in particolare per il controllo delle emissioni odorigene. Ad esempio:
Regione Lombardia: Linee guida per il controllo delle emissioni odorigene, che richiedono l’adozione di sistemi di abbattimento per le cucine industriali e commerciali.
Regione Emilia-Romagna: Normative locali impongono l’installazione di sistemi di abbattimento degli odori nelle aree residenziali.
I regolamenti comunali possono includere:
Limitazioni agli odori: Le emissioni devono essere contenute entro limiti accettabili per le aree residenziali.
Restrizioni agli orari di utilizzo: In alcuni casi, i Comuni limitano gli orari di funzionamento degli impianti per ridurre l’impatto ambientale.
5. Linee guida tecniche per gli impianti di aspirazione e trattamento fumi
Gli impianti di aspirazione e trattamento dei fumi devono essere progettati per rispettare le normative tecniche e ambientali. Le linee guida includono:
Filtrazione e abbattimento
Filtri meccanici:
Rimozione delle particelle solide e dei grassi con un’efficienza del 50-80%.
Filtri elettrostatici (ESP):
Efficienza di abbattimento delle particelle >90%.
Generatori di ozono:
Abbattimento degli odori e dei COV con un’efficienza >95%.
Filtri a carboni attivi:
Trattamento degli odori residui, con un’efficienza del 60-95%.
Dimensionamento dell’impianto
Il sistema deve garantire un tempo di contatto sufficiente per i sistemi di abbattimento (es. ozono o carboni attivi).
Portata d’aria: il dimensionamento deve essere proporzionato alla superficie della cucina e al volume d’aria trattato.
Manutenzione periodica
Pulizia obbligatoria dei filtri, dei condotti e dei sistemi di aspirazione secondo un calendario predefinito.
Controlli di efficienza per garantire il rispetto dei limiti normativi.
6. Certificazioni richieste
UNI EN 13779: Standard europeo per la qualità dell’aria interna, applicabile anche alle cucine commerciali.
UNI EN 1822: Standard per la classificazione dei filtri ad alta efficienza (HEPA e ULPA).
Certificazione CE: Gli impianti e i sistemi di trattamento devono essere conformi alle normative europee per la sicurezza e l’efficienza.
Conclusioni
Le attività di ristorazione devono rispettare una serie di normative nazionali e locali per garantire:
L'abbattimento efficace di fumi, grassi e odori.
La conformità alle normative di sicurezza e igiene.